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Siccità

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La siccità è il “decremento dell’acqua disponibile in un particolare periodo e per una particolare zona” secondo questa definizione si presenta, quindi, come un fenomeno sporadico che può colpire anche aree non aride. La siccità è, infatti, una normale e ricorrente caratteristica del ciclo idrologico e può verificarsi sia in regioni secche che umide. Differisce dall’aridità, la quale è invece ristretta ad aree geografiche con poca precipitazione e risulta pertanto una caratteristica permanente del clima.

La siccità ha origine da una deficienza di precipitazione su un periodo di tempo esteso, di solito una stagione o più e viene valutata in relazione al bilancio locale tra precipitazione ed evapotraspirazione (evaporazione + traspirazione). E’ anche legata all’intervallo di tempo in cui si presenta (stagione di occorrenza), al ritardo dell’inizio del periodo delle precipitazioni, all’efficacia delle piogge, ovvero alla loro intensità ed al numero d’eventi piovosi.

Altri fattori quali la temperatura, i venti e l’umidità dei terreni sono spesso associati alla siccità e possono contribuire ad aggravarne la severità. Una definizione operativa di siccità deve essere in grado di identificare l’inizio, la consistenza e la fine di un evento siccitoso.Tale definizione si basa solitamente sulla deviazione del campo di precipitazione dalla media calcolata sugli ultimi 30 anni di dati (secondo lo standard dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale).

Di solito si distinguono le seguenti categorie di siccità:

  • Meteorologica: è definita sulla base del grado di siccità (in confronto ad una quantità media) e della durata del periodo siccitoso ed è considerata a livello locale, in quanto le condizioni atmosferiche che determinano deficienze di precipitazione sono altamente variabili da regione a regione;
  • Agricola: collega varie caratteristiche di siccità meteorologica o idrologica agli impatti sull’agricoltura, focalizzandosi sulla scarsità delle precipitazioni, sulla differenza tra evapotraspirazione attuale e potenziale e sul deficit di acqua al suolo e nel sottosuolo.
  • Idrologica: è associata agli effetti dei periodi con deficit di precipitazione sul rifornimento idrico del suolo e del sottosuolo e ha frequenza e severità definite su scala di bacino fluviale o di spartiacque.
  • Idrologica in relazione all’uso del territorio: è definita oltre che in base al clima, che rappresenta il contributo primario alla siccità idrologica, anche in funzione di altri fattori come il disboscamento, la degradazione del suolo, la costruzione di dighe che possono influire sulle caratteristiche di un bacino.
  • Socioeconomica: associa la domanda e l’offerta di qualche bene economico con elementi della siccità meteorologica, idrologica ed agricola. Differisce dai tipi sopraccennati di siccità perché la sua occorrenza dipende dai processi spazio-temporali della domanda e dell’offerta. Nella pratica la siccità socioeconomica si presenta quando la richiesta di un bene economico eccede l’offerta come conseguenza di un deficit nel rifornimento idrico dovuto alle condizioni atmosferiche.

Ciascuna delle categorie di siccità descritte genera una sequenza di impatti che dipendono dalle scale dei tempi su cui si presenta il periodo siccitoso e possono essere di carattere ambientale, economico e sociale.
L’impatto ambientale è misurato in base al danno provocato all’habitat naturale, alle specie animali e vegetali, alla qualità dell’aria e dell’acqua, all’erosione del suolo, agli incendi, alla degradazione della biodiversità. Alcuni danni possono avere carattere temporaneo ed essere recuperati alla fine del periodo siccitoso. Altri, come l’erosione del suolo, hanno invece carattere permanente.

L’impatto economico è dovuto alle ripercussioni sulle attività primarie come l’agricoltura e la pesca che dipendono direttamente dalla disponibilità di riserve d’acqua superficiali e del sottosuolo.Un impatto sociale importante si ha soprattutto in periodi di grave siccità: in questi casi diventa fondamentale la gestione delle misure di sicurezza riguardo la salute pubblica e la disponibilità di riserve idriche di emergenza.

La ricorrenza degli eventi siccitosi ha generato una serie di impatti, dipendenti dalle scale dei tempi su cui si sono presentati, che hanno riguardato l’ambiente e l’economia. L’impatto ambientale è generalmente misurato in base al danno provocato all’habitat naturale, alle specie animali e vegetali, alla qualità dell’aria e dell’acqua, all’erosione del suolo, agli incendi, alla degradazione della biodiversità. Alcuni danni possono avere carattere temporaneo ed essere recuperati alla fine del periodo siccitoso. Altri, come l’erosione del suolo, hanno invece carattere permanente.
L’impatto economico è dovuto alle ripercussioni sulle attività primarie come l’agricoltura che dipendono direttamente dalla disponibilità di riserve d’acqua superficiali e del sottosuolo.