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Normativa di Protezione Civile

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La Normativa di Protezione Civile è articolata in:

Normativa Comunitaria

L’Unione Europea sta sempre più potenziando il suo impegno nel settore della Protezione Civile, soprattutto da quando alcune crisi internazionali hanno evidenziato la necessità di fornire, all’interno di un quadro di ampie e moderne solidarietà, la garanzia di una efficienza e di un coordinamento organizzativo adeguati alle nuove esigenze.
In tal senso l’Europa ha già provveduto, nel tratteggiare le competenze della protezione civile comunitaria, ad ampliare il quadro degli scenari possibili di rischio (“Prevention, Preparedness and Response to Natural, Man-made and Other Risks”), confermando nei fatti la bontà di iniziative come quella del Governo italiano, che con il Decreto Legge 28 marzo 2003 ha innovato fortemente il settore della difesa civile. Tanto è vero che quella che è la regolamentazione più importante in materia di protezione civile dell’Unione Europea, e cioè le due decisioni del 23 ottobre 2001 e del 29 dicembre 2003, inerenti il meccanismo di cooperazione comunitaria, può essere applicata anche nelle materie di cui al Titolo V del Trattato dell’Unione, inerente le politiche di sicurezza comune.
Dal punto di vista procedurale, la normazione di carattere europeo segue generalmente un iter che parte da decisioni e risoluzioni del Consiglio Europeo, che la Commissione della UE fa proprie, trasformandole in atti organizzativi specifici.

<a href="http://www.ispro.it/site/normativa/comunitaria" title="Ispro - Normativa Comunitaria">Normativa Comunitaria</a>
<h3>Normativa nazionale</h3>
La protezione civile italiana si fonda su una serie di norme sovrappostesi nel tempo, talora frutto di provvedimenti presi a seguito di disastri, altre volte sulla scorta di un reale approfondimento tecnico-politico.
Ci&Atilde;&sup2; pu&Atilde;&sup2; comportare naturalmente, per il non addetto ai lavori, alcune difficolt&Atilde;&nbsp; di lettura, confronto e interpretazione soprattutto in ordine al problema delle competenze istituzionali. La stessa mancanza, nelle principali leggi di riferimento, di una espressa abrogazione delle norme preesistenti, contribuisce a mantenere abbastanza offuscato il quadro organizzativo e delle attribuzioni in materia di protezione civile.
Un aspetto importante va individuato nel fatto che il sistema di attribuzione di competenze in materia &Atilde;&uml; stato solo in parte attuato attraverso leggi organiche di protezione civile, come la notissima legge 225. Molto spesso funzioni e competenze derivano da normative di riorganizzazione istituzionale o da riforme della pubblica amministrazione.
Le leggi sono inoltre state classificate per parole chiave per evidenziare categorie per l'analisi della normativa di settori specifici:
    quadro dei rischi
    disciplina delle diverse strutture operative
    legislazione dell'emergenza
    competenze e funzioni
<pre><a href="http://www.ispro.it/site/normativa/nazionale " title="Ispro Normativa Nazionale" target="_blank">Normativa Nazionale</a>

Normativa Regionale

In Italia le regioni hanno costruito, nel tempo, sistemi regionali differenziati. Ciò è dovuto in genere a motivazioni di carattere storico e politico, oppure legate ai rischi presenti o ancora a seguito dello svilupparsi di tradizioni e/o consuetudini tecnico – operative locali.
Il quadro di riferimento normativo che ne esce è quindi estremamente variegato, sia nella costruzione dei “sistemi” regionali quanto nella ripartizione delle competenze, nonostante il tentativo di riorganizzazione attuato con il D. Lgs. 112/98.
Uno dei compiti principali del sistema nazionale, fino ad oggi, è stato dunque, fra gli altri, quello di far convivere e armonizzare le diverse prospettive e le diverse velocità esistenti fra le venti regioni italiane. Un compito che è stato vanificato dall’attuale configurazione costituzionale che prevede un potere “concorrente” di legiferazione in materia di protezione civile fra Stato e Regioni, con il primo chiamato a dettare esclusivamente atti di indirizzo e principi di carattere generale e le seconde delegate a disciplinare nel dettaglio i singoli sistemi regionali e locali.

Ordinanze e decreti

L’Ordinanza di protezione civile è uno strumento tipico della gestione d’emergenza. Da non confondersi con gli atti autoritativi emanati dai sindaci per motivi di urgenza, anche se con essi conserva molti tratti familiarie di analogia, è anch’essa è un atto amministrativo.
Il suo utilizzo è previsto già con la prima normativa di protezione civile (vd. Legge 996/79), in capo al Commissario Straordinario, che può farne un uso potentemente discrezionale anche se a ragion veduta.
Con la legge 24.2.1992 n. 225 si provvede poi a meglio disciplinarne la struttura giuridica, presisandone caratteristiche, requisiti e limitazioni. E’ l’articolo 5 della legge organica a disciplinare il potere di ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (o del Ministro Delegato), il quale, a seguito della dichiarazione di Stato di Emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, può procedere nella gestione degli interventi mediante l’uso di tale potere.
Caratteristiche principali dell’ordinanza sono la temporaneità, la ragionevolezza, il potere ampiamente derogatorio limitatamente però a singoli provvedimenti normativi da elencarsi preventivamente, e infine l’obbligo di rispettare i principi che concorrono a formare l’ordinamento giuridico.

<a href="http://www.ispro.it/site/normativa/ordinanze" title="Ispro - Ordinanze e decreti" target="_blank">Ordinanze e decreti</a>

Direttive e Circolari

La normativa primaria ha il compito di disegnare l’organizzazione generale di un sistema complesso come quello della protezione civile italiana, ma per comprendere gli aspetti più eminentemente operativi del settore occorre fare riferimento anche ad una serie di direttive e circolari che il Dipartimento Nazionale emana per facilitare il migliore coordinamento delle risorse nazionali e locali.
Le circolari e le direttive del Dipartimento, per la quantità dei coinvolgimenti prodotti e per la delicatezza e l’importanza degli argomenti trattati, assumono spesso la natura di veri e propri atti di indirizzo operativo e di coordinamento per tutti gli enti titolari di competenze in materia di protezione civile.
E’ appena il caso di ricordare, infatti, che la legge stabilisce essere un precipuo compito del Dipartimento Nazionale della Presidenza quello fornire orientamenti e indirizzi a tutti gli enti pubblici e privati in ordine ai principali settori di riferimento e di interesse della protezione civile.

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Giurisprudenza e Dottrina

Esistono interessanti contributi forniti dalla giurisprudenza intorno a temi di carattere generale o semplicemente procedurale delle attività di protezione civile; argomenti che spesso costituiscono fonte di conflitto tra gli enti e gli organi preposti alle attività.
A ciò si aggiungono alcuni spunti dottrinari di uguale interesse, che possono ben coadiuvare gli operatori nella gestione quotidiana dei problemi.

<a href="http://www.ispro.it/site/normativa/giurisprudenza" title="Ispro - Giurisprudenza e Dottrina" target="_blank">si veda sezione Ispro</a>

raccolta Storica

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