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Tettonica ed Evoluzione del Paesaggio

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Processi endogeni e esogeni

La superficie terrestre viene continuamente modificata ad opera di due processi fondamentali, i processi esogeni e i processi endogeni , nonché dalle interazioni tra i due.

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I processi esogeni dipendono essenzialmente dal clima, che varia ciclicamente nel tempo alternando periodi freddi e periodi caldi.  Nei periodi freddi il livello del mare si abbassa, mentre nei periodi caldi si alza; queste variazioni si chiamano oscillazioni eustatiche. Nell’Era Quaternaria (circa gli ultimi 1,8 milioni di anni) le oscillazioni positive (innalzamento) del livello marino non hanno superato il livello attuale più di 20-30 m.

La combinazione dei processi esogeni e endogeni tende a modificare l’altitudine di un punto sulla superficie terrestre, quindi possiamo dire che il paesaggio terrestre è costituito da un insieme di forme caratteristiche determinate dall’interazione tra questi due processi, attraverso i quali si comprende come avvengono le deformazioni della crosta terrestre.

I fattori che controllano i processi erosivi e deposizionali variano  in funzione della distanza dalla linea di costa; in particolare l’influenza delle oscillazioni eustatiche diminuisce gradualmente spostandosi nell’entroterra fino ad annullarsi.

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[toggle title=”Effetti sulle zone costiere”]

Nelle zone costiere, o comunque nelle aree che risentono dell’influenza diretta delle oscillazioni eustatiche, i processi deposizionali  sono favoriti quando il clima si modifica verso un massimo caldo; viceversa quando il clima va verso un massimo freddo vengono favoriti i processi erosivi. Ma le piattaforme continentali con pendenza molto bassa fanno eccezione poiché l’abbassamento del livello marino non è in grado di innescare i processi erosivi.

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[toggle title=”Effetti sulle zone interne”]

Nelle zone interne quando il clima si sposta verso un massimo freddo (in condizioni di resistasia) si verifica un aumento della produzione di materiale detritico accompagnata da una diminuzione dell’energia a disposizione dei corsi d’acqua per il loro trasporto, conseguentemente si verifica un alluvionamento dei fondivalle.

Al contrario quando il clima si sposta verso un massimo caldo (in condizioni di biostasia) si verifica un aumento della capacità erosiva dei corsi d’acqua e una concomitante diminuzione della produzione dei materiali detritici, tale da determinare l’incisione dei depositi lasciati dalla fase deposizionale precedente.

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Da cosa dipendono i processi endogeni?

I processi endogeni dipendono dalle forze che si sviluppano all’interno della terra. Si differenziano in tre tipi fondamentali:

  • attività ignea, ovvero quei fenomeni legati allo spostamento di rocce o magma all’interno della terra o sulla superficie;
  • attività orogenetica, ossia l’insieme dei fenomeni legati alla formazione delle montagne;
  • attività epirogenetica, ossia l’insieme dei fenomeni legati al sollevamento di ampie aree senza la formazione di pieghe e fratture significative.

L’insieme di questi processi avviene in modo lento e continuo nel tempo.

La formazione di terrazzi

La combinazione di un sollevamento tettonico continuo nel tempo e delle oscillazioni eustatiche determina la formazione di una successione di terrazzi marini  lungo le coste e di terrazzi fluviali lungo le valli.

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Processi di sollevamento (omogeneo o differenziale) e deformazione locale generata da faglie possono determinare la formazione di successioni di terrazzi dai profili longitudinali con architetture diverse e caratteristiche.

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A seguito del verificarsi di terremoti la superficie terrestre si può deformare in modo particolare e riconoscibile.

 

Fonte

INGV – Roberto Basili

 

Bibliografia

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