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Gestione e coordinamento delle emergenze

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Cos’è un’emergenza? In qualsiasi circostanza pubblica o privata l’emergenza può definirsi come una sproporzione tra domanda e offerta, ossia la scarsa capacità di risposta a fronte di una apparentemente insuperabile necessità. Sul piano operativo possiamo avere un’emergenza sanitaria, o un’emergenza di ordine pubblico, o ancora un’emergenza in un sito industriale. Ma il termine emergenza ha acquistato una particolare forza evocativa dopo la promulgazione della legge 225, che ha sostituito il vecchio e consunto termine di calamità o catastrofe con il più tecnico termine di “evento” che determina uno “stato di emergenza”. Nostro compito è quindi quello di osservare la parola “emergenza” soprattutto con gli occhiali della Pubblica Amministrazione, che spendendo soldi pubblici ha il compito di provvedere nel più breve tempo possibile a far uscire le persone o le popolazioni colpite dalla sacca di disagio e difficoltà in cui l’evento le ha cacciate. Un’altra distinzione di cui occorre tener conto, all’interno del quadro di riferimento della nostra protezione civile, è la sottile (ma non troppo) differenza tra gestione e coordinamento dell’emergenza. Molto spesso questi due compiti tendono ad essere usati pressappoco con lo stesso significato, ma in realtà il coordinamento non presuppone compiti diretti di gestione, e assume più che altro il significato di una competenza a dare indirizzi coerenti e univoci ai diversi soggetti garantendone ove occorre la direzione unitaria e il monitoraggio costante. Il coordinamento e la gestione dell’emergenza, ai diversi livelli, non possono presupporre improvvisazione e pressappochismo, anche se una componente di creatività e persino di improvvisazione, oltre che inevitabili, possono apparire persino utili. Ma è evidente che l’utilizzo della cosiddetta creatività nelle attività emergenziali richiede una seria e sistematica preparazione. Tale consapevolezza soltanto negli ultimi anni si è fatta strada tra gli operatori e gli organi e i soggetti responsabili. Nell’ambito delle attività di prevenzione si è fatta avanti in Italia, negli ultimi anni, la cultura dei Piani di emergenza.