È detto alveo fluviale, o letto, un’area terrestre in pendenza, geometricamente lunga e stretta, che sia modellata da acqua corrente. Gli alvei possono variare in larghezza, dai pochi metri di un ruscello, a diverse migliaia di metri per fiumi più grandi. L’alveo non deve necessariamente contenere sempre acqua corrente, in alcuni di essi l’acqua vi fluisce solo occasionalmente. Gli alvei possono essere incisi nel substrato roccioso o attraversare sabbie, argille, limo, o altri materiali non consolidati, sedimenti che comunemente derivano dalla deposizione effettuata dal corso d’acqua stesso. I letti fluviali incisi nella roccia sono generalmente più stabili e di solito hanno sponde più ripide, sono di larghezza minore, con frequenti variazioni di pendenza, che formano rapide e cascate. Gli alvei incisi nella roccia sono presenti più spesso nella parte superiore dei corsi d’acqua e tendono ad avere un percorso lineare perche seguono spesso lineamenti di debolezza strutturale quali faglie, giunti e discontinuità. Per contro la parte inferiore dei corsi d’acqua è caratterizzata frequentemente da alvei alluvionali con sponde più basse: questi canali tendono a spostarsi verticalmente e lateralmente, formando meandri, canali intrecciati o casuali con pochi tratti rettilinei. I letti stretti e sinuosi tendono ad avere una composizione più ricca di limi ed argille che non gli alvei più dritti ed ampi. I letti sabbiosi vengono stabilizzati dalla vegetazione. La forma della sezione trasversale di un alveo dipende dalla portata del corso d’acqua, dalla quantità e dalla forma dei sedimenti trasportati, dal flusso e dalla resistenza all’erosione del substrato e delle sponde dell’alveo.
Fonte: tradotto da Encyclopaedia Britannica – http://www.britannica.com/EBchecked/topic/568665/streambed
Tratto da: Geomorfologia, G.B. Castiglioni, 1986. Disegni di L. Trevisan
A alveo in roccia
B alveo in roccia con sedimenti di piena
C alveo con canali intrecciati (braided)
D alevo largo con isole sabbiose
E alveo a mendri